Quando hai iniziato a comporre - e cosa o chi sono state le tue prime
passioni e influenze?
Ho iniziato a comporre quando ho cominciato a studiare il pianoforte, verso i 19 anni. Il mio modo di comporre non era strutturato, scrivevo solo idee, frasi melodiche che mi piacevano. All’epoca riproducevo a orecchio la musica che ascoltavo a casa (Beatles, Pink Floyd, Supertramp). Poi, un amico mi ha fatto conoscere Yann Tiersen e mi si è aperta una porta su un mondo musicale diverso, continuando poi col classico ovvero Chopin, Beethoven, Fauré.
Ho rallentato il ritmo dei pezzi di Chopin in modo da poterli riprodurre orecchio. In qualche modo sempre suonato le canzoni che mi hanno affascinato. Ho anche ascoltato un sacco di band come Radiohead o Sigur Ros, un tipo di rock che mi piace particolarmente.
Ho deciso di recente di dedicarmi seriamente alla composizione, dopo aver lasciato il pianoforte per alcuni anni. Sentivo fortemente la necessità di esprimere la mia creatività.
Quali consideri personalmente come momenti incisivi nel tuo lavoro
e / o nella tua carriera?
Un momento importante per me è stato l’uscita del mio primo album. Il momento che per me rappresenta il primo passo verso il mondo esterno.
"L'envol" è il tuo ultimo album, puoi dirci qualcosa a riguardo?
“L’envol” traccia un percorso, un viaggio. Un’ipotetica metafora, della persona che cerca la sua strada. Dall’introspezione all’azione, è un invito a realizzare i propri sogni.
Che cosa significano per te improvvisazione e composizione, e quali
sono, per te, i loro rispettivi meriti?
L’improvvisazione apre il cuore, è un momento di unità, in cui mi sento vivo, libero. La composizione struttura l’improvvisazione e la crea come forma. E’ come un gioco di costruzioni, manteniamo i momenti che amiamo, mettendo da parte il resto. Scegliamo anche ciò che vogliamo trasmettere all’ascoltatore. Inoltre, per me, ciò che è interessante nella composizione è il fatto che si tratta di un’espansione di quello che siamo. Se vuoi conoscere un compositore, ascolta la sua musica.
Il ruolo del compositore è sempre stato soggetto a cambiamenti.
Qual è la tua opinione sui compiti (ad esempio politici / sociali /
creativi) dei compositori di oggi e in che modo cerchi di
raggiungere questi obiettivi nel tuo lavoro?
Ho sempre pensato che l’arte non dovrebbe essere coinvolta nella politica. Solo arte per l’arte. Solo emozioni, bellezza. Pensavo che la causa potesse offuscare l’arte. Abbiamo bisogno che l’arte rimanga trasparente, che non sia contaminata da idee, principi di religione, di movimento politico perché è soprattutto questo, tutte le preoccupazioni degli uomini. Ma oggi non so molto bene cosa pensare perché la causa ambientale mi sembra importante da difendere e l’arte può farlo essendo un vettore per aprire le coscienze. Ho in mente un progetto che andrà in quella direzione. Quindi perché no …
Che strumentazione usi per comporre la tua musica?
Compongo su un pianoforte Yamaha C3 e registro con un pianoforte digitale Yamaha P120 e un software da studio.
In che modo, secondo te, le composizioni contemporanee potrebbero
attirare l'attenzione di un pubblico più ampio?
Penso che i film possano essere un buon modo per presentare un artista al grande pubblico.