Blue Spiral Records al PianoCity Napoli 2019 (8/4/2019)
Il pianoforte è un continente troppo grande per essere descritto. È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo che va oltre il bianco e il nero dei suoi tasti. È solo per semplificare, e per pura comodità, che lo chiamiamo pianoforte. Delicata potenza, ossimoro quintessenziale di uno strumento universale. Quando si sente parlare di musica classica (e non solo), il pensiero corre immediatamente a lui. Lo strumento musicale più affascinante e difficile da apprendere anche perché fra quelli che richiedono più costanza, disciplina, applicazione e tanta tanta passione. Il pianoforte possiede qualcosa di magico, «PianoCity» (da un’idea del compositore tedesco Andreas Kern) è la grande kermesse che celebra questo strumento, ed è tornata a Napoli per la sua sesta edizione in ogni angolo della città. La «Blue Spiral Records», etichetta discografica che ha l’obiettivo di regalare vetrine a nuovi progetti sonori, è una realtà attenta a contesti sonori che valorizzano il talento. E il risultato, è garanzia di altissima qualità nella giornata che chiude una manifestazione unica nel suo genere. Le anime di Paolo Morese, la quiete e l’inquietudine tra i tasti di Fabio Cuomo; e poi i viaggi filmici di Flavio G. Cuccurullo, l’immagine d’eternità di Raffaele Grimaldi. Miscellanea raffinata. I quattro artisti della Blue Spiral restituiscono l’urgenza espressiva e il palpitante contenuto emozionale a un contesto ovattato, fuori dal tempo, che è agevole associare a un’ambientazione sognante. Com’è la splendida dimora settecentesca di Patrizia De Mennato. Villa di Donato in Piazza Sant’Eframo Vecchio è un punto di riferimento e un luogo d’aggregazione per chi ama l’arte in tutte le sue forme. Il pianoforte si lascia suonare con ogni genere, in una continua dichiarazione d’amore per il piano stesso, la sua musica e la città di Napoli. C’era un’aurea speciale, maestosa, dominante: i quattro compositori hanno accompagnato e accolto un pubblico attento, curioso e preoccupato di perdere qualcosa di prezioso. Tutti, nessuno escluso, hanno testimoniato con la loro presenza il senso profondo del valore della musica, vero patrimonio dell’umanità.
ANDREA FIORENTINO