Quando hai iniziato a comporre – e cosa o chi sono state le tue prime passioni e influenze?

Ho iniziato a comporre le mie prime “canzoni” (o quella che pensavo fosse una canzone) durante la mia infanzia, all’età di 6 anni. Suonavo il vecchio pianoforte “Schimmel” a casa di mio nonno. A quell’età ho iniziato a capire cosa fosse la musica. Mio nonno era un insegnante di musica in una scuola elementare qui in Germania, quindi mi ha insegnato a suonare i primi accordi. A quel tempo le mie mani erano troppo piccole per suonare il piano, ma non ho mai smesso di creare melodie. La mia prima passione era la Band Pet Shop Boys. Erano piuttosto importanti negli anni ’80 e adoravo le loro composizioni pop. Più tardi, nei primi anni novanta, ho scoperto la musica rock e ho iniziato a suonare la batteria. Ho suonato la batteria in un paio di band e adoravo il suono distorto di una chitarra rock. Ero così affascinato da quel suono che ho deciso di acquistare una chitarra anche se economica. Quindi aumentò anche la mia passione nel creare musica. Mi piaceva la musica strumentale senza voci, quindi il genere Post-Rock era perfetto per me. Ho registrato molte canzoni con il nome WE DESERVE THIS e ho cercato di essere un post-rocker (che alcune persone pensavano che fossi). Ma ho sempre cercato le parti più silenziose nelle canzoni. Poi ho scoperto il genere classico e ambient moderno. Ero perso. Ho comprato un piano Nord e ho quindi ricominciato a suonare il piano. È stato così bello creare nuovamente musica al pianoforte. Sembrava una nuova vita.

A livello personale quali consideri come momenti incisivi nel tuo lavoro e / o nella tua carriera?

Immagino che il momento migliore sia stato il mio primo contratto discografico con WE DESERVE THIS con Crowquill Records negli Stati Uniti. Hanno pubblicato un EP su cassetta e ne ero davvero molto orgoglioso. Successivamente, il momento migliore della mia “carriera” a mio nome è stato quello di fare qualche trasmissione radiofonica alla BBC (Soundscapes con Stephen McCauley) e su KEXP (Pacific Notions con Alex Ruder). Era bello sapere che molte persone ascoltavano la mia musica alla radio.

Puoi dirci qualcosa sulla tua ultima pubblicazione discografica “Dreamscapes”?

“Dreamscapes” è un EP piuttosto triste. All’inizio di marzo 2020 mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla. La mia vita è cambiata completamente. La registrazione è stata fatta poco prima del mio ricovero a causa della malattia. L’ho finito quando sono tornato dall’ospedale. Dreamscapes significa perdere i propri sogni e cercare una nuova prospettiva. Questa registrazione è il documento più importante delle mie paure interiori. È la versione più importante della mia vita.

Quanto tempo ci è voluto per preparare l’album?

Ho composto le tracce molto rapidamente, in un solo giorno. Era la prima volta che creavo musica così velocemente. Penso che mi ci siano voluti quattro o cinque giorni per registrarlo. Ero molto stanco durante quel processo di registrazione, ma sentivo che queste canzoni erano davvero importanti. Il mixaggio e il mastering sono durati 4 giorni.

Cosa significano per te improvvisazione e composizione e quali sono, per te, i loro rispettivi meriti?

Non sono molto bravo nell’improvvisazione, ma mi aiuta a trovare un certo tema per le mie canzoni. Le mie composizioni sono sempre molto semplici. Sarà a causa dell’influenza dei Pet Shop Boys. Mi piacciono le strutture delle canzoni pop. Semplici e facili da apprezzare. Non riesco a smettere di comporre musica, è come una tossicodipendenza – o incapacità di fermarsi. Penso che creare musica sia uno strumento perfetto per mettere i tuoi pensieri e sentimenti nelle note. È come un diario.

Il ruolo del compositore è sempre stato soggetto a cambiamenti. Qual è la tua opinione sui compiti (ad esempio politici / sociali / creativi) dei compositori di oggi e come cerchi di raggiungere questi obiettivi nel tuo lavoro?

Penso che non sia una cosa molto speciale essere un compositore. Ci sono così tante persone di talento là fuori e penso che nella storia dell’umanità ci siano stati molti compositori grandi ma sconosciuti. L’unica differenza oggi è che tutti sono in grado di registrare e produrre musica di buona qualità. Non ho obiettivi nel mio lavoro. Voglio solo creare musica. Semplicemente non riesco a smettere. Avrei composto canzoni anche se nessuno l’avesse ascoltate. Voglio solo riempire il mio diario. La mia musica è il mio diario.

Che attrezzatura usi per comporre la tua musica?

Di solito uso un Nord Piano 2, Novation Bass Station 2, Roland JU-06A e un Behringer Deepmind 6. Ho anche due chitarre elettriche, una chitarra basso e una chitarra acustica. “Dreamscapes” è stato registrato con il Nord Piano 2, Novation Bass Station2 e la Roland JU-06A.

Pensi che le composizioni contemporanee possano attirare l’attenzione di un pubblico più ampio?

Si assolutamente. Le composizioni contemporanee sono perfette per i nostri tempi frenetici. Penso che artisti come Ludovico Einaudi e Joep Beving siano l’esempio perfetto che questa musica funziona per un pubblico più ampio.

Potresti dirci qualcosa sui tuoi progetti futuri?

Attualmente sto lavorando a un nuovo singolo per pianoforte. L’obiettivo è scrivere un pezzo con una dinamica estrema. La canzone ha una parte dolce che è quasi silenziosa e una parte davvero aggressiva. Mi piace molto giocare con la dinamica in questo momento.

Dove possono trovare maggiori informazioni su di te i nostri lettori?

Ho due pagine di Facebook (Jan-Dirk Platek, We Deserve This), Twitter, Instagram e ovviamente i miei account Bandcamp. Quindi, se cerchi il mio nome su Google, troverai probabilmente qualcosa di utile.
Vi ringrazio per l’intervista, apprezzo molto il fatto che qualcuno sia interessato al mio lavoro.

ENGLISH

 

When did you start composing – and what or who were your early passions and influences? 

I started composing my first „songs“ (or what I thought it was a song) in my childhood at the age of 6 years. I played the old „Schimmel“ Piano at my grandfathers house. At this age I started to figure out what music is all about. My grandfather was a music teacher in an elementary school here in germany so he teached me my first chords. My hands were too small (at that age) to play the piano, but I never stopped creating melodies. My early passion was the Band Pet Shop Boys. They were pretty huge in the 80`s and I loved their pop compositions. Later in the early nineties I discovered Rock Music and I started to play drums. I played drums in a couple of bands and I really loved the distorted sound of a rock guitar. I was so fascinated by that sound that I decided to buy a cheap guitar. So my passion creating music. I really loved instrumental music without cheesy vocals so the Post-Rock genre was kind of perfect for me. I recorded a lot of songs under the name WE DESERVE THIS on my own and I tried to be a post-rocker (which some people thought I was). But I always searched for the more silent parts in songs. Then I discovered the modern classical and ambient genre. I was lost. I bought a Nord Piano and I started to play piano again. It was so beautiful to create music on the piano. It felt like a new life.

What do you personally consider to be incisive moments in your work and/or career?

I guess the best moment was my first record deal with WE DESERVE THIS on Crowquill Records in the USA. They released an EP on cassette tape and I was really, really proud of it. Later, the best moment in my „career“ under my own name was to get some radio airplay on BBC Radio (Soundscapes with Stephen McCauley) and on KEXP (Pacific Notions with Alex Ruder). It was good to know that a lot of people listened to my music on the radio.

Can you tell us something about your last release “Dreamscapes”?

„Dreamscapes“ is a pretty sad EP. In early March 2020 I was diagnosed with multiple sclerosis. My life changed completely. The recording was made shortly before my breakdown because of the autoimmune-disease. I finished it when I came back from the hospital. Dreamscapes is about loosing your dreams and looking for a new perspective. This recording is the most important document of my inner fears. It`s the most important release of my life.

How long did it take to prepare the album?

I composed the tracks very quickly in one day. It was the first time that I created music that fast. I think it took me four or five days to record it. I was very tired during that recording process but I felt that these songs were really important. The mixing and mastering took 4 days.

What do improvisation and composition mean to you and what, to you, are their respective merits? 

I’m not really good in improvisation but it helps to find a certain theme for my songs. My compositions are always really simple. It must be my Pet Shop Boys influence. I like the song structures of pop songs. Simple and easy to enjoy. I can’t stop composing music, it’s like a drug addiction – unable to stop. I think creating music is a perfect tool to put your thoughts and feelings into notes. It’s like a diary without notes.

The role of the composer has always been subject to change. What’s your view on the (e.g. political/social/creative) tasks of composers today and how do you try to meet these goals in your work?

I think it’s not a very special thing to be a composer. There are so many talented people out there and I think that in our history of mankind there were many great but unknown composers. The only difference today is that everyone is able to record music in a good quality. I don´t  have any goals in my work. I just want to create music. I simply can’t stop. I would compose songs even if no one would listen to it. I just want to fill my diary. My music is my diary.

What equipment do you use to compose your music?

I`m usually using a Nord Piano 2, Novation Bass Station 2, Roland JU-06A and a Behringer Deepmind 6 for creating my music. I also have a two E-Guitars, a Bass Guitar and an Acoustic Guitar. „Dreamscapes“ was recorded with the Nord Piano 2, Novation Bass Station2 and the Roland JU-06A.

How, do you feel, could contemporary compositions reach the attention of a wider audience? 

Yes, absolutely. Contemporary Compositions are perfect for our hectic times. I think artists like Ludovico Einaudi and Joep Beving are the perfect example that this music works for a wider audience.

Could you tell us something about your future projects?

I`m curently working on a new piano single. The goal is to write piece with extreme dynamics. The song has one mellow part which is almost silent and a really aggressive part. I really like to play with dynamics right now.

Where can our readers find more information about you?

I have two Facebook pages (Jan-Dirk Platek, We Deserve This), Twitter, Instagram and of course my Bandcamp accounts. So if you search my name on Google you will probably find something useful.

Thanks for the interview, I really appreciate the fact that someone is interested in my work. Thanks.

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