Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Δόξα (Dòxa)”, primo EP del duo elettronico Pitch3s (Sergio Tentella, Davide Savarese), uscito il 22 aprile del 2022 a cura dell’etichetta discografica Metatron. Questi due formidabili batteristi professionisti, hanno dato luce a cinque tracce al cardiopalma, dove pathos e ricerca introspettiva dell’animo umano si amalgamano brillantemente. “Δόξα (Dòxa)” si arricchisce e abbellisce con un eccezionale e indiscutibile mix: ambient, dream pop elettronico e leggero post rock. Con “Δόξα (Dòxa)”, è possibile scavare con maggiore profondità nei meandri della mente umana, qui i Pitch3s elogiano e criticano le capacità dell’essere umano, contemplare sé stessi, cercando a sua volta di trarre il positivo o incombendo sciaguratamente nel non vedere altro che negatività (andare in split). Per chi cerca a tutti costi una band di riferimento, possiamo orgogliosamente paragone i Pitch3s ad artisti del calibro di: Low Roar, Imogen Heap e Coldplay. Il primo brano “Agafia”, lascia l’ascoltatore a bocca aperta, la mente scrolla qualsiasi energia negativa, questo grazie ad un sound pop elettronico immenso, sperimentale e fluttuante. “Agafia” utilizza un synth celestiale, avanzato e misterioso, un organo etereo, un canto soave sublime. “Agafia” rappresenta la lotta per l’amore, questo grande e nobile sentimento che ci mantiene caldi, annientando il freddo dell’indifferenza e dell’egoismo più estremo, donare e ricevere amore è l’unica cosa che ci rende esseri umani migliori. Il secondo brano “432” ci trasporta in una dimensione onirica, ci inebria con le sue percussioni soavi stile hip hop, le basse frequenze cullanti, un organo epico, il canto rassicurante e un synth da mille e una notte. “432” toglie il fiato anche per il suo testo a tratti nostalgico e malinconico, la traccia ci invita a domare il dolore della perdita, voltare pagina per non essere perennemente perduti nella dannazione eterna della follia e dell’alienazione. Il terzo brano “Yardsale” risulta enfatico, rigenerante e suggestivo, merito degli ottimi e sapienti infusi dance, il beat up mastodontico genera felicità, il synth e il canto rilassano l’ascoltatore come non mai. “Yardsale”, invita ad aprirsi verso il prossimo, esorcizzare qualsiasi nostro dubbio e paura, saper cogliere l’occasione nel modo corretto, senza dover calpestare la dignità degli altri. Il penultimo brano “Gift”, attira l’attenzione grazie ad un synth e alle percussioni ad intermittenza, un pianoforte epico, un canto delicato. “Gift”, porta alla luce il grande mistero dell’umanità: la vita e la morte, un tema come sempre complesso e misterioso, in questa canzone si tende a confermare che la vita è un dono e non va sprecato. L’ultimo brano “In My Head”, è uno sfogo che pone l’accento su quegli stati di stallo mentale che ognuno di noi attraversa durante o dopo una relazione burrascosa. Quest’ultima traccia è un elogio alla capacità dell’essere umano di voltare pagina, di sovvertire momenti di blocco interiore ed emotivo. “In My Head” si racconta quindi della forza della resilienza, un’arma non convenzionale in grado di esorcizzare la depressione e l’apatia. “In My Head” è utilizzato un approccio dream pop elettronico e post rock, ciò che otteniamo è una brillante ipnosi, difficile smettere l’ascolto. “Δόξα (Dòxa)” è un EP elettronico e sperimentale, riesce ad emozionare come nessun altro, è l’EP definitivo per gli amanti dell’elettronica, “Δόξα (Dòxa)” è ineguagliabile e inimitabile, il duo è promosso a pieni voti, fortunatamente facciamo fatica a dimenticare questo EP volitivo, tuttavia a volte già sfioriamo il desiderio di ottenere nuovi lavori discografici dell’ottimo duo.
