CABLE21: “SIMBOLATRIA”, UN ALBUM SOLERTE E AMPIAMENTE ISTRUTTIVO

Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Simbolatria”, album della rock alternative band genovese CABle21, capitanata da Orlenz. Il disco è uscito il 22 marzo del 2023. “Simbolatria”, ci rende altamente ricettivi con i suoi undici brani dall’atmosfera dark wave e rock alternative, entrambi particolarmente accattivante. Siamo dinanzi a undici canzoni di tutto rispetto, tanto da presentarsi estremamente: contemplative, intuitive, agguerrite e appropriate. “Simbolatria” è un vocabolo che definisce il culto dei simboli. Il brano omonimo raccoglie alcuni simboli e mette in guardia da un loro uso improprio. La musica della band è fortemente simbolica, sia musicalmente che nei testi. Usano i simboli del nostro tempo e le emozioni a loro collegate per mettere in musica delle pillole di critica sociale. Il disco è un album per il sociale, altamente remunerativo per la nostra collettività. L’empatia e l’immersività che si prova ascoltando “Simbolatria”, risultano essere sconfinate e per niente scontate, saranno 48 minuti e 39 secondi immaginifici e appassionanti. Il comparto sonoro è ben animato da: chitarre e tastiere energizzanti, un basso suggestivo e avvolgente, una batteria sfavillante. Tutti i brani sono perfettamente ammortizzati dal canto naturale e e sopraffino. Il primo brano “Simbolatria”, mette in risalto: l’epicità magistrale di chitarre elettriche, una batteria fantastica, un Orlenz carismatico, tastiere da mille e una notte, un basso ruggente e ben equilibrato, sentirete un sound egregio e liberatorio. Il secondo brano “La paura sulla porta”, è anch’esso l’apoteosi dei sensi, grazie a: chitarre stuzzicanti, un basso magistrale, una batteria scattante, tastiere fluttuanti, un Orlenz affascinante. Il quarto brano “Zobeide”, parte avvolto nel mistero, in una folta e oscura trama sonora da capogiro: basso calzante, tastiere piacevolmente emotive, un Orlenz magnetico. Il quinto brano “Iraq body count”, critica con cognizione di causa una guerra insensata e sanguinosa, il ritmo risulta efficace e incalzante al tempo stesso. Il sesto brano “La vita è qui”, ci trasporta in una dimensione liberatoria e ben ritmata: chitarre celestiali, batteria e basso epocali, un Orlenz ai massimi livelli. Il settimo brano “Separati”, è magistralmente nostalgico, a tratti ambient e coinvolgente: chitarre insuperabili, un synth interessante. L’ottavo brano “Università del disastro”, è piacevolmente esplosivo, unico e inconfondibile: un ritmo che ci porta via dalla monotonia quotidiana, provocando un’accelerazione emotiva sincronizzata ai sentimenti dell’ascoltatore del tutto positiva e sgombera dagli affanni quotidiani delle nostre vite. Il nono brano “Venerando il sole”, riesce anche lui a trasmettere quel senso di onnipotenza e incommensurabile senso di libertà agli ascoltatori, questo grazie ad un sound deciso, dinamico e calamitato: basso e chitarre invitanti, synth e batteria maestosi e un Orlenz inimitabile. Il penultimo brano “Codici e farmaci”, sa produrre risonanze emotive adeguate e originali, ciò è dovuto ad un ritmo accattivante e trascinante: basso e chitarre “adescanti” al punto giusto, un Orlenz mastodontico. L’ultimo brano “Arrivi”, porta una ventata di: freschezza, introspezione acuta e una nostalgia ben dosata, questo brano cullerà per bene l’ascoltatore verso la fine del disco, ma senza lasciarlo con l’amaro in bocca, questo finale musicale permetterà gli ascoltatori di ritornare carichi ed energici, per le sfide esistenziali e non che ci propinerà la vita. Anche oggi siamo giunti alla fine di questa nuova recensione, possiamo dirvi con tanto orgoglio che la band genovese CABle21 è promossa a pieni voti, senza nessuna esitazione; i testi e la musica raccolti in “Simbolatria”, rasentano la perfezione, pubblico e critica loderanno le gesta compositive e canore dei CaBle21, il rinvigorimento psicologico non è mai stato così semplice, questo è davvero un album solerte e ampiamente istruttivo, congratulazioni ragazzi, non vediamo l’ora di ascoltare un vostro nuovo album o EP.

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