
BUCOSSI è il nuovo progetto solista dell’omonimo cantautore romano, naturale evoluzione del precedente progetto ALAVEDA, un duo sotto il cui marchio è stato pubblicato l’omonimo disco nel 2016.

RINGRAZIAMO BUCOSSI PER AVERCI CONCESSO QUEST’INTERVISTA

1) Potresti parlarci un po’ di te e del tuo esordio musicale?
Ciao, queste canzoni non sono, per me, un esordio se è questo che intendevi con la domanda. Ho pubblicato un disco con il progetto ALAVEDA (nel 2016) ascoltabile su tutte le piattaforme di streaming di cui sono molto orgoglioso! Ora appunto da circa un anno e mezzo sto pubblicando queste nuove canzoni a mio nome.
2) Puoi parlarci del tuo ultimo singolo “Gli amanti non sopravvivono” (uscito il 15 giugno 2023) e di tutti quelli precedenti?
il singolo è ispirato alle atmosfere del film di Jim Jarmush “Only lovers left alive” sia nel suono senza compromessi che nel testo. I pezzi precedenti, tutti molto eterogenei nei suoni e negli arrangiamenti, hanno in comune la mia matrice che è prevalentemente malinconica ad eccezione di “euphoria” che pur essendo apparentemente più rock’n’roll nella musica ha un testo piuttosto ironico e caustico.
3) Come pensi che siano cambiato le cose da dopo il Covid? Si è mai tornati ad una normalità? E qual è la normalità oggi?
Penso che ormai almeno dal punto di vista musicale sia tutto alle spalle ed anzi vedo grande entusiasmo nella fruizione della musica dal vivo.
4) Hai inciso tutti i tuoi singoli da solo o con l’aiuto di altri professionisti?
tutte le canzoni sono state prodotte allo STRASTUDIO di Roma e suonate principalmente da Giorgio Maria Condemi (basso, chitarre, batterie), in alcune ha suonato la batteria Cesare Petulicchio , e poi c’è Alessio D’Auria il mio “socio” del progetto ALAVEDA che ha suonato pianoforti, synth e qualche chitarra acustica.
5) La cosa più folle che ti è successa quando hai suonato o composto i brani?
un mio concerto in un locale in zona stazione termini interrotto dall’irruzione di un gruppo di etiopi giovanissimi completamente ubriachi e il padrone del locale evidentemente “abituato” che tira fuori una mazza da baseball per “calmarli”.
6) Credi sia importante collaborare con altri artisti?
Io parto dal principio che tutti possono darti consigli utili (chi per esperienza, chi per talento). In fase di scrittura faccio fatica a collaborare mentre in fase di produzione e arrangiamento, almeno per me, collaborare è fondamentale e indispensabile.
7) Cosa vuoi trasmettere al pubblico che ti ascolta?
é una bella domanda che non mi sono mai posto fino in fondo. Penso che in generale è come se aldilà della canzone mandassi un segnale percepibile solo da chi ha una sensibilità affine alla mia. Ogni tanto accade che arrivi a destinazione ed è bello trovarsi.
8) Cosa dovrebbe cambiare nella scena musicale indipendente? E cosa stai facendo a riguardo?
Secondo me non ha più senso parlare di musica indipendente. Dal punto di vista dei musicisti che iniziano un nuovo progetto invece penso che debbano tornare ad avere il coraggio di comporre musica che gli piace (e che vorrebbero ascoltare) e non musica “che può funzionare”.
9) Stai già lavorando ad un nuovo singolo, album o EP?
Ho molte altre canzoni già pronte che usciranno dopo l’estate e qualcuna in fase di registrazione. Credo però che continuerò a pubblicarle singolarmente per mantenere sempre “vivo” il progetto.