GAV MORAN: “BROKEN PIECES”, UN ALBUM PIACEVOLMENTE DELICATO E MORIGERATO

Il 5 maggio del 2023 per la Blue Spiral Records, è uscito il debut album “Broken Pieces”, del compositore e produttore irlandese Gav Moran. “Broken Pieces” risulta essere: intenso, magistralmente malinconico, introspettivo ed emozionante. Il disco include nove brani magnetici, in grado di toccare le corde emotive di qualsiasi ascoltatore, tanto da trasportarlo in una dimensione onirica e ascetica. Questo primo lavoro discografico del compositore Moran, risulta essere una raccolta di pennellate sonore affascinanti, per l’autore la musica è come dipingere un quadro nell’immaginazione dell’ascoltatore ed è riuscito a cercare e soprattutto creare con sagacia un viaggio nella malinconia, un’emozione che invoca un pensiero interiore intorno a esperienze passate e future. “Broken Piecese”, è senza ombra di dubbio un album piacevolmente delicato e morigerato. L’ascoltatore e la redazione si trovano al cospetto di nove perle sonore, diluite in trenta minuti e venticinque secondi di pura saggezza, mostrando al tempo stesso quanto Moran sia una persona capace e matura. “Broken Pieces”, è senz’altro un album autobiografico, dove però anche gli ascoltatori potranno immedesimarsi a 360 gradi, visto che le sonorità proposte saranno in gradi di analizzarci a fondo, infatti saremo capaci di indagare sulle profondità del nostro io, capire finalmente chi siamo realmente. Questo debut discografico è un po’ il racconto dell’esistenza umana, costellata da sfide, gioie e dolori. Il protagonista di questo viaggio sonoro ed introspettivo è sicuramente un pianoforte indubbiamente spirituale ed efficace all’ascolto, non è da meno la parte elettronica con synth di viola (commoventi e intensi). Il primo brano “Letter to Kyiv”, risulta essere ricco di risonanze emotive; il pianoforte e il synth di viola incanteranno positivamente l’ascoltatore, è un pezzo assolutamente toccante. Il secondo brano “In tenebris lucemus”, brilla effettivamente nell’oscurità, donando speranza, conforto e sollievo agli ascoltatori, dove il synth di viola e il pianoforte risultano immensi e confortanti. Il terzo brano “Lilium”, è l’autentico sbocciare della vita, ma anche della rinascita, come la fenice che risorge dalle sue ceneri. “Lilium” ci cullerà con tanto affetto, per ben due minuti e quaranta secondi. Anche in Lilium”, pianoforte e synth risultano essere una combo perfetta. La quarta composizione “Letter to Guinevere”, ripropone synth e pianoforte ma in modalità intimistica e struggente, ma pur sempre attraente. Il quinto brano “Lugubris” è triste, ma al tempo stesso è ampiamente irresistibile e profondo, dove saremo accompagnati dagli immancabili e soprattutto determinanti: pianoforte e il synth con viola. Il sesto brano “Tempus”, risulta essere immenso e speranzoso, pianoforte e synth sconfinati e celestiali. Il settimo brano “Broken Bells”, suona come una ristrutturazione del nostro animo, avremo a che fare con un pianoforte misterioso e intrigante. Il penultimo brano Radium”, irraggia l’ascoltatore con: arpa, viola e pianoforte liberatori, l’essenza del vivere in armonia con noi stessi e il mondo è qualcosa di magico e di raggiungibile, anche grazie a questa composizione. L’ultimo brano “A letter to say goodbye”, si chiude con il mistero della vita e della nostra intera esistenza, qual è il senso della vita? È una composizione alla ricerca quasi infinita di una risposta plausibile. “A letter to say goodbye”, condivide con noi un pianoforte accattivante e sensazionale. Gav Moran e il suo debut album “Broken Pieces”, sono promossi a pieni voti, le interazioni emotive e sonore rappresentate dal talentuoso compositore irlandese, costituisce un autentico mantra per gli ascoltatori, ovvero una protezione dal costante flusso mentale del pensiero, dalla paura, dall’apprensione e dalle negatività. Questo album è un must have per qualsiasi ascoltatore, siamo anche certi che pubblico e critica, resteranno ammaliati positivamente da questo debut album eccelso, congratulazioni mister Moran.

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