INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA BAND VENETA POSTERSTORY

Posterstory è un power trio di ventenni da Martellago, provincia di Venezia, ispirati dal grunge, dal post-punk inglese e dalle band italiane degli anni ’90. Il nome deriva dal magazine Posterstory diffuso tra il ’78 e l’81: insieme pop, postmoderno e indice della passione del gruppo per le riviste e le immagini di repertorio dei propri idoli musicali appesi in giro per casa. Nei primi giorni del 2023 la band registra un EP di quattro brani dal titolo “Naoko” che nei suoi momenti migliori lamenta le difficoltà della convivenza (Con Lei) e stila un commosso commiato tra un genitore e la figlia adolescente morta suicida (Forse Sbaglio). A fine dello stesso anno, dall’incontro con Alka Record Label e Massaga Produzioni, nasce la collaborazione con lo storico studio ferrarese Natural HeadQuarter di Manuele Fusaroli (Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro Degli Orrori, Bugo, Nada, Mezzosangue, Management, Le Luci Delle Centrale Elettrica, Luca Carboni e tanti altri), per la produzione, a cura di Michele Guberti, del nuovo EP in uscita nel 2024.

RINGRAZIAMO LA BAND POSTERSTORY PER AVERCI CONCESSO QUEST’INTERVISTA

1) Qual è il significato dietro la scelta del nome “Posterstory” e in che modo rispecchia la vostra identità musicale?

Posterstory è un omaggio alla rivista musicale omonima di fine anni Settanta. Rispecchia la volontà di chiarire la simpatia di almeno due terzi di noi per l’editoria musicale cartacea.

2) Qual è il significato dietro il titolo “Adorabile” per il vostro nuovo EP?

L’EP adotta il titolo più pop dei quattro che contiene. Si adatta a diverse interpretazioni, suggerisce certamente candore e fragilità, intelligenza e impotenza, sentimenti e rapporti che emergono dai testi e dalle musiche del disco.

3) Come descrivereste l’evoluzione del vostro sound rispetto al vostro EP precedente “Naoko”?

Naoko per noi è un bel disco, ci siamo sentiti per la prima volta in grado di produrre qualcosa di cui fossimo veramente orgogliosi, in totale libertà compositiva e produttiva. Adorabile è invece il nostro primo confronto con chi pratica del professionismo musicale, pertanto la nostra totale libertà è diventata collaborazione artistica, e il sound del disco è dovuto a tale professionismo di mezzi, capacità ed intenti.

4) Com’è stato lavorare con Michele Guberti presso il Natural HeadQuarter Studio di Ferrara e l’etichetta discografica Alka Record Label di Massimiliano Lambertini per la produzione di “Adorabile”?

Con Michele abbiamo formato una squadra fin dal primo giorno. Del resto, l’isolamento dello studio nella campagna favoriva la nostra immersione nel lavoro e il reciproco confronto e la soddisfazione del risultato. Massimiliano non mancava di mostrare la vicinanza e il sostegno al progetto, si finiva spesso a discutere e a svagarsi al di fuori dell’orario di lavoro, e questo è sempre un bene. Il lavoro di crescita e promozione con Alka è appena iniziato, quindi è presto per innalzare giudizi; è vero però che siamo tutti entusiasti e determinati e procediamo bene.

5) Qual è il vostro brano preferito del nuovo EP e perché?

A nome di tutti, senza avere tuttavia l’ultima conferma degli altri due, azzardo ad eleggere Adorabile, seconda traccia del disco. Motivo conduttore il fatto che quei riff ce li portavamo dietro da un paio d’anni, una delle nostre prime composizioni, che ora ha finalmente trovato un punto e possiamo passare ad altro.

6) Quali sono le principali influenze musicali che hanno contribuito a plasmare il suono distintivo di Posterstory?

Partendo dal grunge, dentro ci sono anni di ascolti, molta new wave e post punk, psichedelia e britpop… sicuramente la cosa più naturale per tutti e tre è sempre stata quella di suonare al più alto volume possibile.

7) C’è un messaggio o un’emozione particolare che sperate colgano i vostri fan durante l’ascolto dell’EP “Adorabile”?

Fondamentale per noi che l’ascoltatore provi piacere nell’ascoltarci, piacere che ci permetta di esistere nel panorama musicale, cercati, seguiti, percepiti come una voce critica nell’ambiente. Insomma, come quando ti trovi la domenica pomeriggio a casa di un amico solo per ascoltare, ad esempio, un disco degli Squirrel Bait, per il puro piacere dell’ascoltare musica e di sentirsi in comunione con i propri amici.

8) Cosa vi ha ispirato mentre scrivevate i testi delle canzoni presenti in “Adorabile”?

L’ispirazione più grande deriva dai grossi problemi affettivi di tante ragazze e ragazzi coi quali sono cresciuto o che conosco ogni giorno. Gente che ho visto riempirsi di scoraggiamento e confusione di fronte alla vita che cominciavano a costruirsi. Tanti farmaci e cazzate, gente perdersi completamente. Nel disco si parla quindi d’amore, amore per queste persone, ma si parla anche di rituali insulsi come quelli che si manifestano a chi lavora a contatto con il turismo di massa.

9) Qual è stata l’esperienza più memorabile o significativa durante la creazione di questo EP?

Quando Luca, il bassista, ha distrutto un vasetto di conserva di mia nonna che è finita sul tappeto del soggiorno dello studio che abbiamo miracolosamente ripulito prima che arrivasse Max (Lambertini), tutore dell’ordine e della pulizia dell’ambiente. Ma anche quando ascoltavamo a volumi altissimi il lavoro ultimato di Michele Guberti ai brani. Ah, e gli spritz e le chiacchiere con Manuele Fusaroli, bellissima persona.

10) Come vedete il futuro della vostra musica e della vostra carriera artistica?

Assolutamente in tour. Altrimenti non avrebbe alcun senso tutto questo.