OTTODIX: “IL MILIONE – BEST OF OTTODIX 2014-2024”, UN’ANTOLOGIA DI EMOZIONI E ISPIRAZIONE SOCIALE

In un’epoca in cui la musica è spesso ridotta a mera melodia superficiale, “Il Milione – Best of Ottodix 2014-2024”, si erge come una testimonianza della ricchezza e della complessità di un percorso artistico ventennale. L’album, previsto per il 22 novembre e pubblicato da VRec Music Label, si presenta come un compendio di 16 singoli estratti dai quattro concept album più recenti della band: “Chimera“, “Micromega“, “Entanglement” e “Arca”, oltre a un inedito dedicato alla figura emblematicamente modernista di Marco Polo. Ottodix, guidato da Alessandro Zannier, ha saputo evolvere nel corso degli anni, allontanandosi dai cliché del synth pop electro wave per abbracciare un linguaggio musicale che incorpora riflessioni filosofiche, geo-storiche e una profonda consapevolezza ecologica. Questo cambiamento di rotta è eloquentemente documentato nel booklet incluso, che funge da diario di bordo per un’avventura artistica costellata di eventi teatrali, esposizioni d’arte contemporanea e performance in contesti inusuali, come le Biennali di Venezia e persino in un sommergibile. Il disco è strutturato in modo da offrire un percorso sonoro variegato. I singoli, ognuno dei quali rappresenta una fase distinta di questo elaborato viaggio creativo, sono frutto di una meticolosa rielaborazione e presentano delle versioni originali radio edit, conferendo a ogni traccia una freschezza e un’accessibilità che le rendono adatte a un pubblico ampio. “Il Milione” è un titolo che allude a grandezze storiche e culturali, riflettendo l’aspirazione di Ottodix ad esplorare e narrare l’esperienza umana attraverso la musica. Con un mix di brani già noti e un inedito dedicato a Marco Polo, quest’album delinea un arco temporale significativo, dimostrando la versatilità e l’impegno artistico di Alessandro Zannier e del suo ensemble. L’album si apre con “Post”, che rappresenta un chiaro segnale di rinnovamento. Il brano sarcastico riflette sulla superficialità delle tendenze contemporanee, ponendo un interrogativo sul valore della creatività in un mondo dominato dall’apparenza. Il secondo brano “L’ultima Chiesa”, è una ballata d’amore, con un sound etereo, esplora la vulnerabilità umana. L’idea di trovare rifugio nell’ultima chiesa prima della fine si trasforma in un inno all’immutabilità della speranza. Al cuore di questo terzo brano potente “King Kong”, vi è una critica sociale che esplora le ingiustizie globali. L’intensità strumentale e il messaggio forte rendono “King Kong” uno dei pezzi più ruvide e incisive dell’album. Il quarto brano “Le Città Immaginarie”, è un viaggio sonoro attraverso mondi onirici, in cui la musica elettronica crea paesaggi sonori surrealisti. “Le città immaginarie” cattura l’essenza di ricordi e nostalgia. Il quinto brano “Micromega Boy”, è ispirato alla novella di Voltaire, questo brano ironico affronta la naïveté (ingenuità) della società odierna. “Micromega Boy” segna un ritorno a sonorità pop più vivaci, sottolineando la fragilità della percezione collettiva. Con una drammaticità avvolgente, “Planisfera” invita a riflettere sul nostro posto nell’universo. La maestosa orchestrazione riecheggia i grandi temi esistenziali. Un brano pop che gioca con l’idea di destino, “Zodiacantus” si distingue per l’ironia e la critica al determinismo, esplorando il rapporto tra nostro agire e influenze esterne. Un invito a guardare oltre le apparenze, “Elettricità” mette in luce le tensioni sociali latenti che covano sotto la superficie. La combinazione di suoni elettroacustici crea un’atmosfera carica di energia. Un brano di denuncia ambientale, il “Pacific Trash Vortex” esplora le conseguenze del consumismo sconsiderato. La performance visiva e sonora è una potente riflessione sull’era moderna. “Europhonia” è un brano che rappresenta le divisioni culturali in Europa in modo brillante e incisivo, combinando synth pop con una critica sociale acuta, sottolineando le dinamiche relazionali tra i Paesi. Una profonda meditazione sull’isolamento, “Isole Remote” racconta storie di luoghi lontani, spingendo verso il bisogno di connessione in un mondo iperconnesso. Un brano toccante che si scaglia contro le discriminazioni, “Maori” rappresenta un appello all’unità e alla comprensione reciproca, riassumendo l’essenza di un continente ricco di storia e cultura. In “Gravità”, Zannier esplora con maestria le distorsioni del sociale moderno, incapsulando la nostra incapacità di mantenere un contatto con la realtà attraverso una narrativa poetica e avvincente. Un potente elogio alla scienza e alla tecnologia, “Techne” invita a riflettere sull’importanza della conoscenza e della ricerca. L’intensità del brano costruisce un legame indissolubile tra arte e progresso. “”Musa”” celebra creatività e arte come fonti di salvezza, sottolineando l’importanza della cultura in un contesto di isolamento e disorientamento. La colonna finale, “Utopia”, rappresenta il sogno di una società scientificamente evoluta e coesa. È un richiamo epico alla ricerca di un equilibrio perduto, che vede l’Ottodix Ensemble all’apice delle sue capacità artistiche. Non c’è ombra di dubbio che “Il Milione – Best of Ottodix 2014-2024”, non è semplicemente una raccolta di brani, ma un’opera d’arte a sé stante che cattura l’essenza di un’epoca e dei suoi dilemmi. Si presenta come un’elegante sintesi dei temi che hanno caratterizzato il percorso dell’artista, rendendo omaggio al passato mentre si proietta verso un futuro incerto ma stimolante. Ottodix offre dunque al mondo non solo note, ma anche pensieri e riflessioni critiche, invitando gli ascoltatori a diventare parte di un discorso che trascende il semplice intrattenimento musicale. In conclusione possiamo dire che “Il Milione – Best of Ottodix 2014-2024”, non è solo una raccolta di successi, ma una narrazione complessa di vent’anni di arte e innovazione. La versatilità e la profondità dei brani catturano l’essenza di un percorso ricco di esplorazioni sonore e metaforiche, rendendo questa release un must-have per ogni appassionato di musica e cultura contemporanea.

Lascia un commento