È morto a 76 anni, dopo due anni di malattia, il cantautore Gianfranco Manfredi. Lascia la moglie Mirella e tre figlie: Diana, Elena e Cora. I funerali si terranno in forma privata. Più noto ormai come ideatore del celebre personaggio dei fumetti Magico Vento e autore di numerosi episodi di Dylan Dog, Tex e Nick Raider per Sergio Bonelli Editore, Manfredi ha lasciato il segno anche come sceneggiatore cinematografico, cantautore, compositore, romanziere, saggista e attore, dimostrando così un’eccellenza artistica che ha influenzato diverse generazioni di artisti e appassionati. Nato a Senigallia nel 1948, si era laureato in filosofia a Milano, città che lo ha accolto per gran parte della sua vita e che lo ha visto esordire come cantautore negli anni ’70. Nel capoluogo lombardo, entra presto in contatto con il mondo contro-culturale italiano, partecipando attivamente alle attività di Il Re Nudo, dove si intrecciano situazionismo anarchico e festival rock, creando un fermento creativo senza precedenti. Dopo il debutto su LP con “La crisi” (1972) e un’esperienza in veste di autore per Donatello, si ritaglia un suo spazio con l’album “Ma non è una malattia” (1976), che con le sue ballate mette alla berlina il linguaggio e i luoghi comuni della “nuova sinistra”, offrendo una critica pungente e ironica della società dell’epoca. Brilla, in particolare, la dissacrante – ed esilarante – “Quarto Oggiaro Story” (inclusa nella nostra playlist “Alle spalle dei giganti”) in cui, rivolgendosi con toni da militante a un presunto amico disimpegnato, ironizza su espropri proletari, numi cinematografici e must letterari, rivelando una profonda comprensione delle dinamiche sociali e culturali del periodo. Insieme a un brano come “Ma chi ha detto che non c’è”, resterà il suo pezzo più celebre che ne consacrerà il ruolo di cantore delle lotte e delle inquietudini del movimento degli anni Settanta, immortalando le speranze e le frustrazioni di un’intera generazione. Tra i suoi LP più noti, anche “Ma non è una malattia” (1976), “Zombie di tutto il mondo unitevi” (1977) e “In paradiso fa troppo caldo” (1993), opere che continuano a risuonare nel panorama musicale italiano. Manfredi è stato capace di attraversare linguaggi e culture diverse, dall’underground all’intrattenimento, dall’accademia al pop, riuscendo sempre a mantenere una forte autenticità artistica. Ha collaborato con artisti come Gino Paoli, Mia Martini, Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, distinguendosi anche come autore di saggi musicali dedicati a Lucio Battisti, Adriano Celentano, Mina, Milva e Ornella Vanoni, elevando la musica a forma d’arte letteraria. Manfredi ha quindi esordito come romanziere nel 1983 con “Magia Rossa”, seguito da opere come “Cromantica”, “Ho freddo”, “Tecniche di resurrezione” e “Splendore a Shanghai”, mostrando un’abilità narrativa che ha saputo attrarre lettori di ogni età. Nel 2022 ha pubblicato il suo ultimo romanzo, “Hollywood o morte”, un’opera che riflette le sue esperienze e visioni critiche del mondo contemporaneo. Nel mondo del fumetto, è considerato uno dei migliori soggettisti e sceneggiatori italiani, le cui opere hanno contribuito a elevare il medium a una forma d’arte rispettata. Dal 1997 al 2010 ha dato vita alle avventure di Magico Vento, una saga poi ripresa nel 2023 con i tre episodi di “Guerre Apache”, che testimoniano la sua capacità di rinnovare e adattare i personaggi per le nuove generazioni. È stato anche il creatore delle serie “Volto nascosto”, “Shanghai Devil”, “Adam Wild” e del fumetto corale “Cani sciolti”, un’innovativa narrazione che attraversa la storia italiana dal Sessantotto agli anni Ottanta, esplorando movimenti di protesta, stragi di Stato e criminalità organizzata, rendendo giustizia a storie spesso trascurate. Negli ultimi anni Manfredi aveva ampliato il suo contributo culturale con una serie di saggi, tra cui “C’era una volta il popolo. Storia della cultura popolare”, “A qualcuno piace scorretto: per una storia delle provocazioni letterarie (1851-1969)” e “Il collasso della coscienza borghese”, lavori che testimoniano la sua profonda riflessione sulle dinamiche sociali e culturali. Il suo ultimo lavoro, “Il mito di Tarzan. Tra letteratura, cinema e fumetto”, pubblicato nel 2023, rappresenta un’approfondita analisi testuale e iconografica di un’icona della cultura pop, conferendo una nuova luce su un soggetto tanto amato e discusso.
