UN INCONTRO CON LA CREATIVITÀ: L’ALBUM D’ESORDIO DI ALESSANDRO FERRETTI “BASTA WALTER”

Il debutto discografico di Alessandro Ferretti, intitolato “Basta Walter!”, rappresenta un interessante punto di convergenza tra il ricco patrimonio della canzone italiana e le inflessioni della musica anglosassone. Pubblicato il 23 maggio 2025 sotto l’etichetta Elefante Rec., questo lavoro si compone di una collezione di otto brani che, pur nella loro diversità, si intrecciano secondo un filo conduttore di autenticità e ricerca sonora. Il primo brano, “Semplicemente Io”, funge da introduzione al mondo musicale di Ferretti. Con riff di chitarra che evocano un’energia instancabile, l’artista invita l’ascoltatore a una riflessione sui contrasti della vita moderna. La scelta di chiudere il brano con un fraseggio di kazoo, che richiama il mondo dell’infanzia e della spensieratezza, suggerisce un atteggiamento giocoso e una sfida all’apatia tipica del nostro tempo. La title track “Basta Walter!” dipinge un vivido ritratto della generazione contemporanea, attraverso la figura di un Walter, simbolo dell’ingordigia di un sistema che ignora le urgenze dei più giovani. La struttura ritmica, arricchita da un jingle accattivante, rende il messaggio ancor più incisivo, mentre l’acronimo BW, rimando a Brian Wilson, sottolinea l’ammirazione di Ferretti per i grandi maestri della musica. Brani come “Che Differenza c’è?” e “Se Vuoi” esplorano la precarietà dell’esistenza quotidiana, invitando a riflessioni più intime. La ballad “Se Vuoi” in particolare, con la sua semplice melodia da chitarra acustica, esprime un desiderio di autenticità e vulnerabilità, mettendo in luce la tensione tra sogno e realtà. L’atmosfera di nostalgia permea “Fiori di Pesco”, che gioca con l’idea della crescita e delle inevitabili disillusioni della vita adulta. Qui Ferretti utilizza un linguaggio poetico e simbolico per estrarre la bellezza dai momenti di transizione. Contrariamente, “Non è Casa Mia” rivela una lucida introspezione, dove il pianoforte freddo dell’introduzione crea una sensazione di estraneità al mondo circostante. “A fronte di un’assordante quotidianità”, “Mamma No” si erge come un momento di catarsi, nel quale l’artista trova conforto nell’espressione musicale. Questo brano, arricchito da armonie gospel, mette in luce la ricerca di un equilibrio tra le fragilità umane e le speranze di un domani migliore. Infine, “Essere Qualcuno Per Te” chiude il disco con un finale che trascende la mera narrazione. La sua ispirazione al titolo “To Be Someone” dei Jam di Paul Weller, insieme alle influenze cinematografiche del genere spaghetti western, si amalgama in una costruzione sonora che celebra la ricchezza dell’identità e della creatività. In conclusione, “Basta Walter!” non è solo un semplice album d’esordio, ma una testimonianza del percorso artistico di Alessandro Ferretti, un musicista che, attraverso la sua versatilità e il suo approccio innovativo, riesce a creare un mosaico sonoro capace di toccare le corde più intime dell’animo umano. Con questo primo lavoro, Ferretti si propone non solo come autore di testi evocativi, ma come un autore che si inserisce prepotentemente nel panorama musicale contemporaneo, pronto a lasciare un segno tangibile nella storia della musica italiana.

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