Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori affezionati, oggi vi presentiamo “ZDASDAT”, il primo album del cantautore bolognese Baschira (Davide Cristiani), pubblicato da Radici Music Records e distribuito da (R)esisto. “ZDASDAT” è un concept album dove la denuncia delle ingiustizie è il filo rosso che attraversa ogni brano. Un’esortazione a non restare indifferenti di fronte ai soprusi e a resistere. Ogni brano contiene un messaggio specifico toccando temi come: il lavoro, la guerra e il potere. L’album “ZDASDAT”, è una commistione di generi fatta di folk, gypsy jazz e cantautorato superlativi. Comprende otto tracce liberiste, meditative ed incisive, di cui sette in italiano e una in dialetto bolognese. L’invito è “denunciare per resistere”, ma soprattutto rimanere vigili per evitare di assuefarsi agli abusi. Il primo brano “A Capo”, denuncia il comportamento ipocrita e indifferente del potere politico e di chiunque abbia un forte ascendente decisionale sul prossimo, la disubbidienza civile è d’obbligo in casi di ingiustizia e disuguaglianza sociale. “A Capo”, presenta un piacevole e pacato sound folk country, il canto di Baschira, sa trasmette un’adeguata rassicurazione e assuefazione. Il secondo brano “Biondo”, verte sull’importanza di conoscere la storia socio-politica di una nazione, con essa è possibile non incappare in errori gravissimi che sono già accaduti (es. dittatura), essa è lo strumento che spezza il circolo vizioso di ogni malefatta umana. “Biondo”, presenta una memorabile sonorità folk adagiante: clarinetto magnetico, batteria raggiante, basso corposo, sassofono elegante, un Baschira saggio e amabilmente rivoluzionario. Il terzo brano “I Limiti”, è un brano contro: la xenofobia, l’omofobia, la lesbofobia e tutti gli altri limiti mentali indotti dalla bigotteria, l’armonia è la chiave universale per un mondo sano, prosperoso e sicuro. “I Limiti”, sfoggia un caloroso e allegro folk: la chitarra acustica e la batteria sono le protagoniste indiscusse di questo fantastico brano, il canto evocativo di Baschira è formidabile. Il quarto brano “Ci Vediamo Là”, presenta la falsa illusione di essere in una democrazia funzionale, priva di disonestà e contraddizioni politiche. “Ci Vediamo Là”, presenta sempre un ritmo spensierato e folk, con toni scherzosi ma che in realtà presentano profonda amarezza. Il quinto brano “Solinsieme”, è una bellissima canzone d’amore, dove conta essere onesti col proprio partner, i problemi verranno spazzati via insieme. “Solinsieme”, è un altro delicato e distensivo brano folk: chitarre acustiche, flauto e basso sono incantevoli e accomodanti, un Baschira romantico e sincero. Il sesto brano “Brucia”, è un brano diretto e pratico che ha per protagonista le angherie e i soprusi di uno Stato menefreghista e ingiusto versi i suoi cittadini. In “Brucia”, è possibile ascoltare un Baschira coraggioso e retto, fanno da contorno un sound folk e liberatorio: flauto, chitarre acustiche ed elettriche magistrali, basso generoso, cori suggestivi. Il settimo brano “Ruotaordinario”, risulta altamente poetico e onirico, invita a pensare con la propria testa e a non essere schiavi di nessuna manipolazione anestetizzante (mode e conformismo). “Ruotaordinario”, presenta un ridente, pungente e combattivo Baschira, con un affascinante sottofondo musicale folk jazz: sassofono di prim’ordine, batteria soave, chitarra elettrica armoniosa, basso avvolgente. L’ultimo brano “Liberi”, è cantato in dialetto bolognese, esso denuncia il comportamento dispotico di un qualsiasi Stato che utilizza il metodo del “Divide et Impera” in democrazia (dividi e comanda), per controllare e governare un popolo: dividendolo, provocare rivalità e fomentando discordie. “Liberi”, presenta un mix convincente di sound folk ed elettronico. Baschira è un concentrato di risolutezza sociale, lui è il vento del cambiamento sociale, i testi e le sonorità di “ZDASDAT”, si ergono prepotentemente e brillantemente come paladini della custodia civica e liberale.

TRACKLIST
1. A Capo
2. Il Biondo
3. I Limiti
4. Ci Vediamo Là
5. Solinsieme
6. Brucia
7. Ruotaordinario
8. Liberi
BIOGRAFIA
Baschira nasce da un’ idea di Davide Cristiani, artista di origine bolognese, nato a Molinella, ad Amsterdam ormai da anni. È nei panni di Prospero Baschieri (Baschira), un brigante vissuto agli inizi dell’Ottocento, che il chitarrista decide di portare in scena i protagonisti delle sue storie: gli ultimi, vittime di soprusi e ingiustizie sociali. Accompagnato da sette musicisti, lavora in studio, insieme a Mario da Silva dell’RPM Studio, al mixaggio degli otto brani che andranno a comporre il suo primo album “Zdasdat”, masterizzati dall’ingegnere del suono e producer Pietro Rossi, al RedStone Productions di Amsterdam. A Marzo del 2020 viene pubblicato il suo primo singolo “Il Biondo”, seguito da “A Capo” il 15 Luglio. “Brucia” è il nuovo singolo, che anticipa il primo album del cantautore bolognese, disponibile dal 25 ottobre 2021 su tutte le piattaforme digitali e dal 29 ottobre in rotazione radio e video, pubblicato da Radici Music Records e distribuito da (R)esisto. I singoli precedono l’album “Zdasdat”, che in dialetto bolognese vuol dire “Svegliati”. I brani che compongono l’album sono identificabili con il genere folk, gipsy jazz, acustico, popolare.
RICONOSCIMENTI
Davide Cristiani: voce
Mauro Rolfini: clarinetto, clarinetto basso e sassofono contralto
Anton Jakimenko: clarinetto
Tilo Baumheier: flauto
Francesco Salmaso: sassofono tenore
Gerryt: eufonio
Giusy Tricoli: voci aggiuntive
Matteo Battaglia: chitarra
Carlo d’Alessandro: chitarra
M. Reda Gherici: basso
Henrik Holm: basso
Bartho Staalman: batteria
Floris Van Elderen: batteria
Riccardo Migliorini: sintetizzatori
Registrato e mixato da: Mario Da Silva
Incisione: Pietro Rossi
Grafica cover a cura di: Silvia Celiberti
Foto realizzate da: Lateralfoto
Distribuzione digitale e promozione: (R)esisto Distribuzione
Etichetta e distribuzione fisica: Radici Music Records
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