INTERVISTA ESCLUSIVA AL CANTAUTORE FIORENTINO MYLASERDOG

myLASERDOG è un progetto del cantautore fiorentino Cesare N., conosciuto come MONROE. Ha collaborato con diverse band della scena underground di Firenze, iniziando con i Fad’Z Klaus, una band trash-metal. Ha poi cantato e suonato la chitarra nei Be Gold I (grunge) e il basso nei Bes (pop-psichedelico), oltre a lavorare come solista nel progetto Black Death Revolution (indie-alternative). Con la band Montechristo (un trio indie-rock), ha pubblicato il suo primo album in italiano, “I Cristi e le Madonne”. Nel 2025, avvia il progetto myLASERDOG, con la collaborazione di Massimiliano Lambertini e Michele Guberti, per creare l’album “Cuori & Croci Luminose anche Occasionali”, che sarà pubblicato dall’etichetta ferrarese (R)esisto. Il 12 settembre esce il singolo “Circo Fantasma” su tutte le piattaforme digitali. Il secondo singolo, “Lunar Park”, sarà disponibile dal 17 ottobre 2025.

1) Qual è l’ispirazione dietro il nome “myLASERDOG”?

Ti confesso che la scelta del nome non è stata per niente facile. Avevo i brani ma non il nome del progetto, e serviva qualcosa che non fosse già stato utilizzato – e con tutta la musica che sta uscendo negli ultimi anni non era così facile. Inoltre doveva essere un nome che poteva in qualche modo evocare qualcosa della musica che si sarebbe ascoltata, ma allo stesso tempo che non doveva “chiuderti” in una qualche rigida gabbia di genere. Così alla fine la scelta è caduta su “il mio cane Laser”, che sembrava sufficientemente libero e psichedelico, surreale e non-sense.

2) Come descriveresti il tuo sound e quali generi musicali influenzano il tuo lavoro?

I generi musicali che credo mi abbiano influenzato sono tra i più disparati, da Syd Barret a Battisti, dai Pulp a Fausto Rossi (Faust’o) e MGZ, ma anche i Thought Industry – una fantastica band semi sconosciuta del Michigan- fino anche a cose più attuali come i Fontaines D.C. oppure i Queens of the Stone Age… cioè, come per tutti quelli che provano a scrivere canzoni i riferimenti e le fascinazioni sono tanti ed inelencabili credo … poi la speranza è sempre quella di fare qualcosa di proprio e – come dire – di originale.

3) Cosa ha motivato la scelta dei singoli “Circo Fantasma” e “Lunar Park”?

La scelta dei due singoli è stata fatta insieme alla casa discografica, abbiamo pensato semplicemente di presentare due brani che potevano dare una prima idea dei diversi colori del progetto, quindi “Circo Fantasma” più diretta e di impatto e “Lunar Park” in un certo senso più intima con un respiro diverso.

4) Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere con l’album “Cuori & Croci Luminose anche Occasionali”?

Forse non c’è un effettivo messaggio principale, si tratta di insieme di illusioni / disillusioni, di cadute e rinascite, di perdita della speranza e poi della speranza di nuovo. Un album dedicato a tutti quelli che si sono perduti ma non si arrendono e, anche se solo occasionalmente, a volte vincono.

5) Puoi raccontarci qualcosa del tuo processo creativo?

Il mio processo creativo – sebbene credo di non esserne pienamente consapevole – penso sia qualcosa più legato a un flusso di coscienza, a qualcosa che nasce più dal subconscio che da una intenzione definita. Provo a spiegarmi meglio… è abbastanza difficile che mi siedo a tavolino e penso “adesso scrivo una canzone sulla guerra e sull’amore” oppure “adesso scrivo una canzone su conigli rosa e fate dal cappello”, eppure poi conigli rosa e fate dal cappello, amore e guerra ci sono nelle mie canzoni, ma è un fatto – in un certo senso – del tutto accidentale.

6) In che modo la tua esperienza nella scena musicale underground fiorentina ha influenzato il tuo progetto?

Certamente porto con me il bagaglio delle mie precedenti esperienze, che hanno contribuito a formarmi, a mettermi in discussione e aiutato a capire cosa ho voglia e non ho voglia di fare, quindi anche a decidere una direzione, che con questo progetto è qualcosa per me di completamente nuovo e diverso.

7) Qual è stato il contributo di Michele Guberti e Massimiliano Lambertini nella produzione dell’album?

Assolutamente fondamentale. Senza di loro non sarei riuscito a fare questo lavoro. Scrivevo canzoni già da un po’ di tempo, e con una sbagliatissima presunzione pensavo di non aver bisogno di un produttore, pensavo di bastare io come produttore di me stesso. Invece poi mi sono trovato davanti a due professionisti formidabili e mi sono dovuto decisamente ricredere, abbiamo rivisto i brani, abbiamo tolto alcune ingenuità della prima stesura, abbiamo capito la direzione che poteva avere il sound di ogni singolo pezzo, insomma un lavoro di produzione incisivo e concreto.

8) Quali tematiche personali affronti nelle canzoni di “Cuori & Croci Luminose anche Occasionali”?

In questo album ho messo molto me stesso, molto del mio vissuto anche se “mascherato” in parte ovviamente, e le tematiche sono quelle esistenziali / universali di molti…  dipendenze, perdita ma anche desideri luci e ombre, eccessi e equilibri precari, ossessioni e mancamenti, lame ma anche cuscini avvolgenti.

9) Cosa speri di ottenere con questo progetto musicale?

Questo onestamente ancora non lo so… spero di fare a breve dei concerti, di far sentire i brani dal vivo, spero semplicemente per adesso che sia il primo capitolo di qualcosa.

10) Hai già in mente nuove direzioni o progetti futuri da esplorare?

Ho ancora tante canzoni nel cassetto, e altre ne sto scrivendo provando a spingermi su altri pianeti sconosciuti, la mente – devo ammettere – è già nella direzione di un secondo album… ma adesso il momento è quello di preparare un Live set convincente per Cuori&Croci, quindi meglio darsi una calmata e restare nel presente (hahaha!).

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