Scala, Francesca da Rimini diventa un kolossal. Trionfo per opera Zandonai, tra Dante e D’Annunzio

Oltre 10 minuti di applausi per la Francesca da Rimini riproposta ieri alla Scala dopo 59 anni.
Trasformata in un kolossal con le imponenti scenografie di Leslie Travers e i costumi di Marie-Jeanne Lecca, l’opera su musica di Riccardo Zandonai, tratta dalla tragedia di Gabriele D’annunzio che la scrisse ispirandosi alla storia di Paolo e Francesca, raccontata da Dante nella Divina Commedia, resta in cartellone per 9 recite fino al 3 maggio. Un successo per il regista David Pountney, per Fabio Luisi che ha diretto l’orchestra del Teatro alla Scala e per tutti gli interpreti. Ha conquistato in particolare la scenografia. Al centro del palcoscenico un cilindro con dentro adagiata la statua di una donna nuda alta 6 metri a simboleggiare l’universo femminile di Francesca. Il cilindro ruota su se stesso, si gira, si chiude e svela il mondo maschile, un’alta struttura metallica spoglia, ma inquietante, sulla quale stanno soldati armati e cannoni. Uno di questi compare improvvisamente puntato sul pubblico e spara.

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