DRAGONI: “INCAGLI” È L’ANTISTAMINICO EFFICACE CONTRO IL CINISMO CONTEMPORANEO

Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Incagli”, debut album del cantautore e compositore Dragoni. Il disco è stato prodotto e mixato da Lorenzo BITW, inciso da Big Lakes Records e Magiare Bene Dischi, disponibile dal 18 febbraio del 2022. “Incagli”, contiene dieci brani suggestivi, onirici e distensivi, ci troveremo ad ascoltare un sublime bedroom pop delicato ed intimo, accompagnato a sua volta da un tappeto sonoro elettronico: conciliante ed esaustivo, i testi aiutano ad alleviare lo stress quotidiano che accumuliamo, è un album che invita a riappropriarci della nostra vita, ormai meccanizzata dalle rigide regole sociali, dobbiamo donare più spazio alle nostre emozioni e alle relazioni interpersonali. “Incagli” presenta un canto gradevolissimo e magnetico. Il primo brano “Autunno”, è interamente strumentale, possiamo immediatamente tessere le lodi della chitarra acustica e del synth, rappresentano un sogno idilliaco ad occhi aperti dove tutto e tutti sono in completa armonia. Il secondo brano “Sara”, riporta la nostra amata chitarra acustica e il synth in auge, restituendo un suono confortevole con un sound compatto, il canto felpato di Dragoni risulta introspettivo e rassicurante. Il testo di “Sara”, invita a non prendersi ininterrottamente sul serio, ritagliarsi una pausa ogni tanto dai ritmi frenetici della società è d’obbligo, evitando così di perdere il lume della ragione. Il terzo brano “Incagli”, produce un suono caldo ed accogliente: synth, chitarra acustica e basso sono concepito magistralmente e restituiscono all’ascoltatore un ampio coinvolgimento, un Dragoni sensazionale. “Incagli” porta con sé un testo romantico e fascinoso: l’amore spazza via ogni bruttezza della vita ed è un potente talismano curativo. Il quarto brano “Una cosa qualsiasi”, riprende il filone romantico di “Incagli”, un testo d’amore ma che rema contro l’alienazione della routine quotidiana. “Una cosa qualsiasi” avvolge l’ascoltatore celermente e con stile: bassi, chitarra acustica e synth pregevoli e raffinati, un sound sereno e un Dragoni travolgente e sognatore chiudono questo brano spettacolare. Il quinto brano “Propaganda”, parla di un tentativo di vicinanza e intimità malgrado la distanza fra due persone o una coppia. “Propaganda” effettua un turnover sonoro degno di nota: bassi, chitarra acustica e un leggero tocco di synth, donano un coinvolgimento emotivo di alto livello, un Dragoni insuperabile. Il sesto brano “New York”, parla di una storia d’amore andata in frantumi e ormai irrecuperabile. “New York” strizza l’occhio a sonorità risolute ma molto vellutate: bassi, batteria e chitarre incantevoli, il canto distensivo di Dragoni, è una benedizione per le nostre orecchie. Il settimo brano “Vivian Maier” parla di una persona che come “Vivian Maier”, scattava foto bellissime senza pubblicarle da nessuna parte né condividerle con gli altri, si intravede anche una storia d’amore ormai spenta e raggrinzita dall’ineluttabilità del tempo. “Vivian Maier”, cala l’ascoltatore in uno stato di profonda catarsi, la brillantezza sonora e ritmica è da mille e una notte: una tromba allettante, una chitarra acustica insormontabile, un Dragoni all’ennesima potenza e ampiamente poetico. L’ottavo brano “Graminacee”, parla di come l’amore sia un deterrente contro la pungente routine quotidiana, l’amore è un perfetto antistaminico che combatte efficacemente il cinismo contemporaneo. Il penultimo brano “Antifa” sebbene il titolo suggerisca un rifermento politico, esso in realtà parlano d’altro: bisogna prima trovare un equilibrio interiore, aiutare prima sé stessi e dopo passare ad una fase successiva più nobile (aiutare il prossimo), abbiamo bisogno di bilanciare aspettative e realizzazione effettiva, pesare azioni dettate dal cuore e dalla mente. “Antifa” presenta un ritmo più pacato e riflessivo: una chitarra acustica irresistibile, un synth magico, un Dragoni profondo e commovente. Chiude l’ultimo brano “Double Decker Bus”, intriso di calore umano e speranza in un futuro non prossimo. “Double Decker Bus”, porta con sé una sezione acustica essenziale ma di enorme impatto emotivo: chitarra acustica solenne, synth celestiale e un Dragoni contemplativo. “Incagli”, è la risposta definitiva che incorpora sagacemente un ottimo Bedroom Pop ed elettronica di prim’ordine, Dragoni saprà farci sognare e riflettere come non mai, complimenti vivissimi.

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