ROUGH ENOUGH: “CHE LA TESTA TI SIA LIEVE”, UN ALBUM INDOMABILE E RAZIOCINANTE

Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Che la testa ti sia lieve”, il nuovo album del duo alternative rock catanese Rough Enough (Fabiano Gulisano e Raffaele Auteri). Il disco è uscito il 17 maggio del 2022 prodotto dall’etichetta Mackie Records. Il disco contiene dieci brani: irruenti, rocamboleschi, determinati e persuasivi. “Che la terra ti sia lieve”, pone efficacemente l’ascoltatore all’urgente e onesta contemplazione di sé stessi e dell’intera collettività, dove abbiamo a che fare con ben due messaggi importanti e sentiti dal duo: anche se ci sforziamo di vivere in modo irreprensibile, può succedere comunque che l’incomprensione della società ci annienti. A volte però, bisogna saper dare prova di saggezza e caparbietà, spezzando le catene soffocanti delle varie e continue pressioni sociali impostateci. Il secondo messaggio potrà sembrare molto Zen per alcuni ma è pur sempre un potente modo per non farci perdere il controllo psicologico ed esistenziale: siamo nati per osservare… e ascoltare questo mondo. È solo così che… anche senza riuscire nella vita, possiamo trovare… possiamo davvero trovare, un senso alla nostra esistenza. Dal primo brano “Hic et nunc” al decimo brano “Distanze”, possiamo anche evincere che per realizzare i propri sogni bisogna agire incessantemente e spesso temerariamente, visto che la vita non è un film e molte volte il buono perde. La qualità sonora dei brani è senza alcune remore incalzante, dannatamente esplosiva ed eccelsa, senza mai mostrare il fianco neanche all’ascoltatore più esigente, denotando a sua volta il massimo interesse e passione del duo, concernente la realizzazione di questo possente “Che la terra ti sia lieve”. Questo lavoro discografico sensazionalmente e soventemente fragoroso è costellato da una pura e gloriosa scuola alternative rock, post-rock e garage-punk, dove le sue scariche adrenaliniche e le conseguenti e importanti risonanze emotive trasmesse all’ascoltatore, non possono far altro che confermare l’ottima caratura artistica e culturale impressa dal duo catanese, la lode è stata facilmente raggiunta e non vediamo l’ora di ascoltare nuovi progetti discografici, bravissimi.

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