Riscoprire una parte di repertorio del violoncello, rimasta nascosta, segreta, dimenticata per tanto tempo. Enrico Dindo, direttore artistico della Filarmonica Romana e violoncellista, spiega così il ciclo di quattro concerti che l’Accademia dedica al repertorio italiano dello strumento ogni venerdì di marzo. Per ”Il violoncello svelato” – questo il titolo della rassegna – saranno presentati alcuni autori italiani del periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Giacomo Orefice, Dante D’Ambrosi, Mario Pilati sono solo alcuni dei compositori che hanno scritto pagine importanti per violoncello e pianoforte e che sono stati inseriti nei programmi dei quattro concerti, accanto ad autori più conosciuti, che fanno parte del repertorio tradizionale, come Beethoven, Debussy o Mendelssohn. “L’intento – spiega Dindo – è quello di dimostrare che la qualità non sempre è collegata alla popolarità di un nome e che invece se si ascolta con spirito libero e con un incondizionato senso critico, potremmo essere straordinariamente sorpresi”. Il primo concerto – il 4 marzo alle 19:30, nella sede in via Flaminia 118 a Roma – viene affidato al violoncello di Giorgio Lucchini, 21 anni, vincitore al Concorso Internazionale “Giovani Musicisti – Premio Antonio Salieri” di Legnago e Premio Crescendo di Firenze, e al pianista Riccardo Bisatti, anche lui nato nel 2000, vincitore del VII Concours International de piano junior di Orléans. In programma la Sonata di Francis Poulenc, composta tra il 1940 e il 1948, e la Sonata op. 7 di Guido Alberto Fano del 1898. Del progetto è media partner Rai Radio3 che registrerà ogni concerto e lo trasmetterà successivamente.
