Dopo la sostituzione del maestro Valery Gergiev, torna alla Scala La Dama Di Picche, che lo scorso 23 febbraio al debutto venne diretta dal maestro russo aveva ottenuto nove minuti di applausi. A sostituire il direttore Gergiev, è stato chiamato Timur Zangiev, il quale lo aveva sostituito in buona parte delle prove, dato che il direttore era risultato positivo al Covid-19. Gli orchestrali allora avevano detto un gran bene di questo ragazzo di 27 anni, direttore ospite del Marinskij di San Pietroburgo, direttore all’accademia Stanislavsky e al teatro musicale Nemirovich-Danchenko di Mosca. Il pubblico – in sala anche la senatrice a vita Liliana Segre e il presidente emerito dell’Anno Carlo Smiraglia – ha apprezzato il suo arrivo applaudendolo fin dall’ingresso. Applauso ancora più caloroso alla fine in parte anche come ringraziamento per essersi reso disponibile cancellando anche una rappresentazione in programma ieri al Marinskji per poter essere a Milano in tempo. Rispetto alla prima rappresentazione, nella scena iniziale ai bambini del coro delle voci bianche che canta “ci siamo riuniti per terrorizzare i nemici della Russia” è stato tolto il moschetto. Per il resto, rimane la bravura del cast su tutti quella di Asmik Grigorian nella parte di Liza, magnetica nell’aspetto, nel canto e nell’interpretazione. Oltre dieci minuti di applausi per La Dama Di Picche.
