Una valanga di messaggi, anche dal presidente Emmanuel Macron, per fare in modo che i Måneskin venissero squalificati dall’Eurovision Song Contest dello scorso anno. A riceverli, come rivelato da lui stesso alla BBC alla vigilia dell’edizione successiva a quella che vide la band romana trionfare, fu il commentatore francese della kermesse Stephane Bern che ha svelato dettagli inediti del cosiddetto droga-gate. Nel mirino, dopo alcune foto che lo ritraevano con la testa china su un tavolino, era finito il leader del gruppo Damiano David, accusato di aver sniffato cocaina. Una circostanza smentita dal diretto interessato, che precisò di non aver mai fatto uso di sostanze dicendosi pronto al test e risultando poi effettivamente negativo. In quei momenti frenetici, però, come rivelato da Stern, si mosse persino l’Eliseo anche per difendere l’artista francese in gara, Barbara Pravi. “Ricordo che fu subito un gran casino – ha spiegato -. Ho ricevuto tanti messaggi sul mio telefonino che mi dicevano che i Måneskin dovevano essere squalificati”. “‘Fai qualcosa, per favore’ mi scrisse – ha raccontato ancora riferendosi a Macron -. Certamente non dimenticherò è che mi fu chiesto di interrompere l’Eurovision per volere del presidente”. Il commentatore ha aggiunto quindi che “anche il ministro francese per gli affari europei, che era a Rotterdam per il concorso, mi ha inviato messaggi dicendo: “Cosa dovremmo fare? Per favore, fai qualcosa”.
