LALLA BERTOLINI
LA TERRA LIBERATA

Release: 3 febbraio 2022
Etichetta: New Model Label
“La Terra Liberata” è il secondo disco di Lalla Bertolini, e segue “Lo Straniero” uscito nel 2019. Per certi versi ne è gemello: durata simile, poco più di 20’, e altri 8 brani, inediti e originali, tranne uno: Chiaroscuro rielaborazione di una canzone del cantautore/filosofo/attivista/busker Franco Fosca, molto presente e conosciuto a Roma nell’ambito underground cantautoriale negli anni 90/2010. Le sonorità si ampliano, si esce dalla formula chitarra e voce, su cui era costruito il primo album ed entrano batteria, contrabbasso, chitarra elettrica a fare da continuo contrappunto melodico, e in qualche canzone fiati, in Sogno di New York il clarinetto di John Madge e ‘giocattoli’ elettronici. Anche il cantato subisce delle variazioni importanti, facendosi più chiaro, pur mantenendo una vocalità originale e essenziale, priva di ogni artificio. Alcune canzoni provengono dal passato, su tutte La canzone dell’adolescenza, o Il fuoco, quest’ultima di pieno stampo classico, o ancora la title track Terra Liberata, velatamente punk-rock, composta ai primordi della propaganda leghista (e ancora valida attualmente); altre invece sono di fattura molto recente, come Da Simone a Leone, che immagina e dà voce ad un incontro storicamente avvenuto negli anni ’30 tra Simone Weil e Lev (Leone) Trockij, ospite per qualche giorno proprio a casa della pensatrice francese nei suoi anni d’esilio. Dell’incontro non si sa niente tranne che finì nell’incomprensione se non nel litigio. Anche Onda del mare che apre l’album è stata composta recentemente così come Sogno di New York, scritta in termini espressionisti dopo alcuni giorni passati nella (ex?) capitale dell’impero. Le tematiche rimangono a metà strada tra spunti reali/politici/storici ed elaborazioni interiori, in una soglia fiabesca intrisa di realtà, possibilità, amore e terrore. Tra squarci di luce e oscurità più o meno dense, coesistenti e entrambi reali così come nella vita comune di ognuno. Gli arrangiamenti sono a cura del chitarrista e compositore Carlo Melodia, il contrabbasso è suonato da Giannantonio Rando, la batteria da Simone Di Donato. Le registrazioni sono state effettuate a Casperia, in Sabina, nel Mad Factory Studio, da Giannantonio Rando e Carlo Melodia; tranne Chiaroscuro, registrata a Roma presso Ermes Records, da Franco Pietropaoli, autore anche dei cori e della masterizzazione finale. Canto fondativo di una terra a venire, perché lontana, transatlantica o interstellare, incondivisibile o solitaria o semplicemente mentale. Accelerata che prende in contropiede il messianismo, l’attesa indefinita. C’è molta terra, nonostante il mare, una terra che è solchi e lavorio, semi sterili e germogli che si schiudono a fatica, ma ogni malinconia è rivolta al futuro: dietro ogni malinconia si cela una saudade. Poi, sopra la terra ed il suo peso, la sua crosta che si apre a stento in sorrisi sghembi, c’è un corteo in fanfara che passa – un personaggio o uno strascico strumentale che porta un’aria di carnevale – c’è il sogno, oltre ogni prova di realtà, la parte onirica di cicatrici che si leggono come nuvole.
Laura Giuliberti, traduttrice letteraria e critica errante
TRACKLIST
1. L’onda del mare
2. Primo dell’anno
3. Il fuoco
4. Sogno di New York
5. La terra liberata
6. Canzone dell’adolescenza
7. Chiaroscuro
8. Da Simone a leone
BIOGRAFIA
Cantautrice, esordisce a Roma alla fine degli anni ’90, incoraggiata da Nada, con una serie di concerti chitarra e voce, che la portano ad ottenere il riconoscimento del Premio Italiano Giovani, indetto da ‘Musica’ (supplemento di Repubblica). Negli anni successivi crea una formazione folk-rock, con la quale dà inizio ad una breve intensa avventura, fatta di prestigiosi live (dei quali ArezzoWave 2002 è il culmine) e di lavori in studio (incisione di “The piercing virtue”, disco su testi di E. Dickinson, non pubblicato). Riprende a suonare dal vivo chitarra e voce, esibendosi tra l’altro, nel 2006, ad una della prime edizioni del premio De Andrè, alla Magliana, Roma. Dal gennaio 2009 progetta e porta in giro, con l’organettista Valeria Bianchi e il violista e compositore Tiziano Carone, un concerto/studio su De Andre’, che esordisce l’11 gennaio (10 anni dalla morte), nel Teatro occupato ex-Volturno, a Roma. Il concerto viene replicato in numerose occasioni, la più curiosa delle quali è all’Università di Malta, su invito delle organizzatrici di Evenings on Campus, rassegna di musica estiva. Nel 2010 forma un trio, ‘Coqs Fous’ assieme a Franco Fosca (grandissimo busker, cantautore, dylaniano di ferro), e a Danila Massimi (percussionista e compositrice) coi quali ha l’onore di esibirsi al Festival Internazionale della Poesia di Genova. In un’altra serata dello stesso Festival suona alcune poesie di Emily Dickinson, in qualità di vincitrice del Premio ‘Suona la Poesia’, indetto dal Mei di Faenza e dal Festival di Genova, con il brano The Covert, tratto da Piercing Virtue. Al Mei di Faenza ha partecipato in due occasioni, cantando Emily Dickinson e brani originali. Dal 2015 si è occupata del supporto e della diffusione di un gruppo informale di cantautori per lo più romani, organizzando concerti, individuali e collettivi, presso LaStalla, in Sabina.
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