Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Recìto”, debut album di Kihm (Alessio Calivi), musicista polistrumentista, autore e cantante calabrese. Il disco è già disponibile dal 10 giugno 2022, distribuito dall’etichetta Alter Erebus. “Recìto”, abbraccia otto brani di notevole fattura elettronica miscelati sagacemente con un perfetto genere acoustic, circondati a loro volta da bassi insormontabili, synth suggestivi, chitarre magnetiche, ascoltando al tempo stesso un Kihm profondo, esaustivo e piacevolmente pragmatico. Il titolo è un neologismo creato dallo scrittore Vincenzo “Fuorviante” Furfaro: racchiude il significato di recita e di rito, due azioni che l’essere umano tende a compiere spesso in modo correlato. Recita intesa come comportamento per affrontare la vita di tutti i giorni, per evitare spiacevoli inconvenienti, integrarsi nel mondo di oggi. Rito, quasi inteso come abitudine, azione scaramantica, per acquisire sicurezza nell’affrontare il quotidiano. “Recìto”, è un disco che sa emanare una buona emotività, coadiuvata a sua volta da un’eccellente dose semi-biografica. Il disco è un elogio alla vita, al non mollare mai, scegliere sapientemente quando bisogna dire sì o declinare un’offerta o una richiesta (che inesorabilmente cambierà le nostre vite). Kihm e il suo debut album “Recìto” sono promossi a pieni voti. “Recìto” è un diario sonoro da tenere sempre con sé, è un manufatto storico reduce anche dalla pandemia di SARS-CoV-2, è il disco perfetto anche per prendersi del tempo. “Recìto”, è senza dubbi un lavoro discografico semplice, essenziale e sensazionalmente sorprendente.
