Fuori ora “From the other Hemisphere”, l’album d’esordio di DEUT

Esce oggi “From the other Hemisphere” l’album d’esordio di DEUT

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Esce oggi, dopo quattro anni di scrittura, “From the other Hemisphere” l’album d’esordio di DEUT concepito come proseguimento dell’EP A running start del 2019. Anticipato dai singoli And I Rise” e “As a Patient“, “From the other Hemisphere” è una raccolta di dieci pezzi in forma di diario personale nel quale continua il racconto sulle tematiche a lui care: il mondo onirico, l’intimità, lo sfruttamento emotivo, la società del lavoro, il futuro delle generazioni e la morte. I testi provengono “dall’altro emisfero” cerebrale, nati nelle stanze a cui non sempre si riesce ad accedere e qui la composizione serve per parlare con una parte del sé che non si conosce in una forma di meditazione spontanea e di dialogo non sempre bilaterale. Lì si può incontrare l’inconscio e più precisamente le pulsioni e le paure che noi tutti sentiamo e, per raccontarle, c’è l’esigenza terapeutica di restituirle al presente su fogli di carta per poi esorcizzarle o ricordarle cantandole. Questi temi forti sono mascherati da melodie dolci e ricercate o composizioni volutamente semplici. Arrangiamenti che a tratti ingannano, quasi bipolari, tra il naif del pop e la complessità della musica progressive, l’ambient e l’alt-rock, il folk e la musica elettronica scura. Una ricerca sonora sapientemente amalgamata da David Campanini che, come in “A running start”, ha curato la produzione e l’aspetto sonoro con l’autore dando la giusta forma alle bozze del suo diario musicale. L’album è un involucro per raccontare il dualismo, la contraddizione interna, il senso di inadeguatezza e la frustrazione causata dalla modernità ma soprattutto dalle proprie emozioni. Un esorcismo laico con il quale poter distendere le tensioni. Non tutto riesce ad uscire dall’altro emisfero. Il disco in alcuni brani è arricchito dalla presenza di tre musicisti: Alessandro Messina (basso e chitarre spaziali), Emiliano Bagnato (chitarre elettriche) e Sofia Bianchi (contrabbasso).


Bio

Giuseppe Vitale in arte Deut ha suonato e cantato in gruppi grunge, prog-metal, teatro canzone (OBL), progressive/sperimentale e synth-pop (U BIT) per poi dedicarsi ad una ricerca personale circondandosi di strumenti giocattolo, oggetti musicali obsoleti, sample e sintetizzatori. Con il progetto solista Deut ha esordito nel 2019 con l’EP “A Running Start”. Nella vita di tutti i giorni si occupa di linguaggi espressivi, educazione ed illustrazione.


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