Un caloroso saluto a tutti i nostri lettori, oggi vi presentiamo “Mi sono perso”, secondo album della band piemontese Regione Trucco, capitanata da uno straordinario Umberto d’Alessandro. Il disco ha avuto una lunga gestazione fra vari cambi e vicissitudini: vecchi provini che si mescolano a canzoni nuove che sono entrate di prepotenza nel progetto; arrangiamenti stravolti; una pandemia; collaborazioni con altri artisti; l’incontro con il manager Federico Borruso – alla vecchia maniera dopo un concerto – e, infine, la firma con Ada Music Italy (Warner) per la distribuzione del disco, avvenuta il 31 marzo 2023. L’album è stato anticipato dai singoli “Se vuoi venire“, “Linguette” e “Lady Hawk“. “Mi sono perso” è un disco nato come quelli di una volta: in una sala prove ricavata in un garage. Il fil rouge che attraversa le nove canzoni presenti nel disco è sicuramente rappresentato dall’ironia dei testi, a prescindere dal loro contenuto. Dal punto di vista sonoro invece, la voglia di sperimentare nuovi colori nel sound della band ha portato alla volontà di mantenere la presenza di strumenti tradizionali (chitarre, batteria, basso, pianoforte, violoncello), e, allo stesso tempo, il desiderio contaminare questi suoni con quelli presenti nelle produzioni contemporanee (synth, programmazioni ritmiche, vocoder…). “Mi sono perso”, viaggia nel mondo sonoro: Pop, Indie e Pop Rock, siamo di fronte ad un lavoro discografico esemplare, ricco di risonanze emotive, restituendo agli ascoltatori un impianto affettivo immediato e coinvolgente. “Mi sono perso”, ha di per sé un comparto ritmico e strumentale affascinante e generoso: basso sublime, una batteria sensazionale, chitarre sorprendenti, tastiere epiche e un d’Alessandro superlativo e carismatico. “Mi sono perso”, è in grado di accendere permanentemente il nostro relè della felicità e della spensieratezza, come pochi album in circolazione. Con la band Regione Trucco e il nuovo “Mi sono perso”, non ce che da gioire, pubblico e critica ne resteranno sbalorditi, è una band avvincente, accompagnato da un album avvincente sin dal primo ascolto, band e album meritano la lode incondizionata. “Mi sono perso”, è a tutti gli effetti, un album che libera la mente con genuina sapienza, congratulazioni ragazzi.
